Domenica, 22 Dicembre 2024

Basta malasanità: l’appello del Comitato Ce avite accise ‘a salute

Riaprire subito il pronto soccorso di Boscotrecase, in provincia di Napoli, chiuso più di tre anni fa perché trasformato in area Covid in piena pandemia. È la richiesta del Comitato “Ce avite accise ‘a salute” che nei giorni scorsi ha dato vita a un presidio permanente proprio davanti all’ingresso dell’ospedale.

«Resteremo qui – spiega Mimmo Sella, membro del comitato – fino a quando non ci daranno delle risposte concrete. Abbiamo fatto richiesta formale per incontrare la direzione della Asl Napoli 3 Sud e il prefetto, poiché si tratta anche di una questione di ordine pubblico, e quindi attendiamo solo che ci ricevano».

Un presidio che si è insediato a chiusura della manifestazione dello scorso 13 gennaio cui hanno aderito associazioni e cittadini comuni per chiedere a gran voce che sia garantito il diritto alla salute.

L’iniziativa è arrivata a poche settimane dalla morte della neonata di Torre Annunziata, di appena tre mesi, colpita da una crisi respiratoria durante le feste natalizie. La piccola è stata portata dal padre all’ospedale di Boscotrecase che ha trovato il pronto soccorso chiuso. Così la bambina è stata indirizzata all’ospedale di Castellammare dove è deceduta perché arrivata troppo tardi.

«La Asl Napoli 3 Sud – continua Mimmo Sella - ha un indice di posti letto fra i più bassi di Italia. Come comitato siamo attivi sul territorio da circa dieci anni perché vogliamo, in generale, un rilancio della sanità pubblica, in particolar modo quella dell’area vesuviana. Purtroppo qui riscontriamo delle gravi mancanze: oltre alla riapertura del pronto soccorso chiediamo il miglioramento della rete “emergenza-urgenza” dove confluiscono le patologie che hanno bisogno di intervento immediato come infarti e ictus. Anche i tempi di attesa per gli interventi sono lunghissimi: è assurdo pensare che un fratturato di femore sia costretto ad aspettare oltre 48 per un’operazione».

Nel giro di pochi giorni, quello messo su dal comitato, è diventato un presidio di comunicazione, un punto di riferimento per i cittadini che arrivano per raccontare le esperienze vissute in prima persona.

«Il problema della sanità – prosegue – non è solo campano. Qui siamo più penalizzati perché arrivano meno risorse e l’autonomia differenziata andrà a incidere ancora di più sulla cane viva della gente. Nonostante i tagli e la mancanza di personale medico, però, ci tengo a sottolineare che si fanno degli enormi sacrifici per garantire almeno il minimo all’utenza».

Basta malasanità lappello del Comitato Ce avite accise a salute 1

Donatella Alonzi
Author: Donatella Alonzi
Giornalista professionista e videomaker. Animalista convinta, mamma di Lucia e di Bella, la sua buffa cagnolina.

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