Il ritrovamento di una carta d’identità che attende di essere recuperata dal legittimo proprietario, un aiuto per un trasloco, l’annuncio preoccupato per la perdita del proprio cagnolino: sono centinaia i piccoli, grandi problemi che Sergio Colella e Annamaria Terracciano hanno contribuito a risolvere con il gruppo privato Facebook “Sos amici.......... aiutiamoci tra noi (Sergio Colella&rosanna Terracciano)”. Con quasi 122mila iscritti la pagina su cui ogni anno i coniugi, aiutati da un team di volontari, pubblicano decine e decine di post con le richieste o le offerte di aiuto più disparate, ha appena compiuto dieci anni.
Storie
Quella della famiglia Perropane è una storia singolare eppure è una storia simile a molte altre. Una storia che parla dei tempi che cambiano e della difficoltà di tenere il ritmo, ma anche della voglia di cambiamento.
Da numero di emergenza a voce amica: ogni giorno gli operatori del Telesoccorso, servizio di emergenza e ascolto fornito dal Comune di Napoli e di cui ente attuatore è da diversi anni la cooperativa Accaparlante del Consorzio di Cooperative Sociali Gesco, sono al telefono per aiutare e confortare le persone anziane che vivono da sole. Non solo un punto di riferimento in caso di malore o difficoltà, ma anche e soprattutto una voce amica con cui confidarsi.
A Napoli la Befana ha nome, cognome e un aiutante a quattro zampe. Agostina ha 73 anni e da circa 20 è per i bambini delle trafficate strade di Portici la “Signora Befanina”. Maestra d’asilo ormai in pensione, Agostina iniziò quasi per gioco ad interpretare il ruolo della vecchina che porta nella notte del 5 gennaio doni e dolciumi ai bambini buoni per i figli delle amiche più care ma poi, nel corso degli anni, sempre più mamme hanno chiesto il suo aiuto.
Napoli è una città che resiste. All’omologazione, alla turisticizzazione selvaggia del suo Centro Storico, alle botteghe di quartiere che si trasformano in negozi di souvenir a basso costo. Ed è proprio una storia di resistenza quella di Ileana e dei suoi vicini di casa, gente comune e non certo eroi, abitanti della zona di Monteoliveto, a due passi dall’affollata Pizza del Gesù. Alche Elvis, sotto un certo punto di vista è un abitante di Monteoliveto, anche se una residenza vera e propria non ce l’ha. Ileana e gli altri lo hanno notato, una sera di dieci anni fa: un ragazzo spaventato e smunto, accampato in un alloggio di fortuna a via del Chiostro.