Domenica, 22 Dicembre 2024

Januarius: tra food e cultura, un’esperienza completa davanti al Duomo di Napoli

Un posto in cui si incontrano contaminandosi cibo, cultura e arte: Januarius, nome latino che sta per Gennaro, è molto più di un semplice ristorante. Questo locale, che si trova a Napoli in pieno centro storico, celebra da un lato il culto del cibo, dall’altro il culto del nostro santo patrono: nel primo caso, lo fa ospitando al suo interno, oltre alla cucina anche una bottega con i prodotti di altissima qualità che serve (è il primo esempio in città di “risto-bottega”); nel secondo caso, esponendo nei suoi spazi forse la collezione di oggetti d’arte più completa che sia mai stata dedicata a San Gennaro. 

Mettere piede a Januarius significa scegliere di fare davvero un’esperienza completa, ci racconta il suo titolare, Francesco Andoli, giornalista professionista che, nel 2018, decide di cambiare vita e fondare, insieme con il padre Vincenzo, questo posto esattamente di fronte al Duomo di Napoli. Che “diversamente da quel che tutti pensano, non è intitolato a San Gennaro ma a Santa Maria Assunta”, ci fa notare subito Francesco, esperto di comunicazione e marketing, appassionato di cucina e ormai grande divulgatore della storia e della cultura napoletane.

1.   TIPOLOGIA DI CUCINA – Ristorante, bottega e street food

Januarius ha un format innovativo espresso da una triplice offerta al suo pubblico: è un ristorante napoletano, è una bottega a vocazione meridionalista, è uno street food. Propone quindi tutti i grandi classici della cucina napoletana – dal ragù al polipo alla luciana, dalla genovese alla parmigiana, piatti che vengono classificati da menù “liturgia partenopea” – preparati secondo tradizione e con ingredienti di altissima qualità.

Una qualità che i clienti/visitatori possono toccare con mano perché i prodotti vengono esposti nel banco salumeria della bottega ubicata all’interno degli stessi locali del ristorante, creando un continuum della filiera alimentare. “Si po' mangiare e poi comprare, ma anche semplicemente comprare, in ogni caso è la qualità delle nostre materie prime a fare la differenza”, sottolinea l’oste e ideatore del progetto complessivo.

2.    PIATTO FORTE 1 50 giorni da orsacchiotto

2 17Oltre agli imprescindibili piatti da menù, ci sono periodicamente dei fuori menù, frutto della rivisitazione, il cui nome è, come tutto il resto del locale, “citazionista”. C’è, ad esempio, la pasta e patate con provola detta “50 giorni da orsacchiotto”, come recita nella sua famosa battuta Massimo Troisi in “Scusate il ritardo”, la cui particolarità è quella di essere rivisitata con l’aggiunta di salsiccia sbriciolata di maiale nero casertano, funghi porcini e, sul finale quando il piatto è pronto, spolverata con del tartufo nero di Calabria del Parco Pollino. 

“Una delle nostre caratteristiche – spiega Andoli – è avere una forte vocazione meridionalista, la base degli ingredienti che utilizziamo proviene per il 90% dal Sud”. Ad esempio, nella carta dei vini, ci sono solo vini prodotti in vitigni autoctoni del Sud, dal Garigliano fino alla profonda Sicilia.

3.     PIATTO FORTE 2 – Verza gourmet

Muovendosi sempre tra tradizione e innovazione, ma restando sempre coerente con la mission di valorizzare il territorio, Januarius propone ai suoi clienti anche una versione gourmet del più classico riso e verza, che Francesco e il padre quasi 75enne hanno ribattezzato “O’ pizzo a riso”, che fa riferimento a un’espressione particolare di risata nel detto napoletano. Un piatto che, agli ingredienti tradizionali, aggiunge la nduja di Spilinga, una fonduta di Parmigiano Reggiano stagionato 18 mesi e noci di Sorrento.

4.    LOCATION – Atmosfera salottiera

Un’atmosfera salottiera e accogliente - con 44 posti nella sala interna completamente ispirata alla Real Cappella di San Gennaro e posti all’esterno vista Duomo – fanno di questo locale, arredato volutamente “un po’ come una casa un po’ come una chiesa”, un posto bello e interessante dove trascorrere del tempo, non solo fermarsi a mangiare.

5.     CURIOSITÀ – Un caso studio

Oltre ad essere stato citato dalle maggiori guide nazionali ed internazionali, Januarius può vantarsi di essere entrato nientepopodimeno che all’università, essendo diventato un caso di studio nel Corso di laurea in Economia delle imprese turistiche della pubblica università Parthenope, che lo cita come “una experience completa, capace di andare oltre la semplice soddisfazione del palato. “Il riconoscimento più importante per noi” commenta Francesco.

6.    A CHI SI RIVOLGE – Un pubblico medio-alto

“Il nostro è un pubblico esigente, medio-alto, vengono qui persone che hanno passione ma anche competenza per il cibo e ci conoscono per la fama che ci precede, vale a dire la nostra attenzione maniacale alla qualità delle materie prime”, sottolinea Andoli che gestisce il locale con il suo socio, insieme ad altre cinque persone. Francesco aggiunge: “Ci piace raccontare Napoli non in maniera folkloristica ma in chiave culturale, anche questa costituisce una molla per molti”.

7.     FASCIA DI PREZZO – Corrispondente alla qualità

Sicuramente, per la qualità dei prodotti e del servizio, la fascia di prezzo è medio-alta, ma dipende da quello che si decide di ordinare: si parte, più o meno, dai 40 euro a persona per un menù completo.

Informazioni e prenotazioni

JANUARIUS – NAPOLI, VIA DUOMO 146/148

081 014 5980

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Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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