È una pizza napoletana in continua evoluzione, la pizza contemporanea “gambero fiorato” dall’Etna al Vesuvio, che omaggia la Campania e la Sicilia. Gli ingredienti sono uno tripudio di sapori: salsa di piennolo giallo del Vesuvio in cottura e in uscita stracciata di bufala campana D.O.P tartare di gambero rosso di Mazzara, buccia di limone di Sorrento, pepe nero, fiori edili commestibili; per concludere olio nocellara Etnea.
Food&Wine
«È un luogo culturale dove si respira un’atmosfera che ricorda un po’ i salotti di casa, di nonna: quegli spazi che rappresentano un porto sicuro in cui restare».
Prende il nome da una delle torri medievali del castello feudale di Torrecuso, paese arroccato su una delle alture del monte Pentime, in provincia di Benevento.
L’ospitalità è sostenibile, i vini sono di Casa Setaro, i piatti dello chef Pierpaolo Giorgio. Apre nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio “Vigna delle Rose”, albergo diffuso creato da Massimo Setaro, il papà del caprettone spumantizzato, che festeggia così i primi 20 anni della sua azienda. Il nome è un chiaro omaggio alla “rosa antica di Pompei”, diffusa nell’area pompeiana durante l’epoca romana.
Con i sette itinerari gastronomici gratuiti, che hanno portato alla scoperta dei tipici prodotti flegrei e il seminario "Prefilloxhera", organizzato da AIS Campania e AIS Sicilia, si è conclusa la XVII edizione di Malazè, ideata da Rosario Mattera e organizzata da “Campi Flegrei Active” con “Malazè APS” laboratorio di comunità e il supporto della Regione Campania.
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