Lunedì, 23 Dicembre 2024

Nando Paone: a teatro il "mio professore" simbolo dell'irrazionalità della condizione umana

L’irrazionalità della condizione umana e l’angoscia che opprime le esistenze in scena al Teatro Sannazaro di Napoli con “La lezione” di Eugène Ionesco, dal 2 al 4 febbraio 2024. Diretto da Antonio Calenda, lo spettacolo vede sul palco Nando Paone nei panni del professore, Daniela Giovanetti in quelli dell’allieva, e Valeria Almerighi nel ruolo di governante.

Nando Paone, com’è il professore che porta in scena?

All’inizio è un uomo gentile che impartisce lezioni private di matematica a un’allieva con cui instaura subito un rapporto amichevole. Ben presto, però, la situazione si capovolge: il professore passa dalla fase suadente a momenti di irrazionalità e rabbia che sfociano in violenza, prima morale e poi fisica.

Ma quindi è uno spettacolo drammatico?

No, è una commedia tragicomica che lo stesso Ionesco ha definito un “dramma comico”. Non bisogna dimenticare che questo testo è considerato l’apripista del teatro dell’assurdo in cui paradossi e ripetizioni conducono a una totale distorsione della verità, in cui prevale una logica assurda. Un’opera inserita in un contesto appena uscito dal secondo conflitto mondiale che mette in risalto lo squilibrio mentale della condizione umana.

In scena ci sono anche degli oggetti che non si vedono

Sì, questo è proprio uno degli aspetti più divertenti dello spettacolo. Tutti gli oggetti in mio possesso non si vedono, non esistono materialmente perché sono mimati: sono io a dargli vita attraverso i gesti. In particolare, c’è un oggetto protagonista grazie al quale si giunge all’epilogo della storia.

A teatro è reduce dal successo di un monologo: Sagoma di Fabio Pisano, con la regia di Davide Iodice

È un testo che mi ha dato molta soddisfazione. Il protagonista vuole che il pubblico non lo guardi in faccia, non lo riconosca, per dare più importanza al contenuto psicologico, al suo interiore. È stata un’altra bella sfida perché sul palco io mi diverto a cercare di essere di volta in volta diverso, a non mostrare mai lo stesso personaggio.

La sua carriera spazia dal teatro al cinema alla televisione. Lei come attore che cosa preferisce?

È evidente che lo spettacolo dal vivo ha un suo fascino. Ogni sera è diversa da quella precedente perché in sala c’è un pubblico sempre nuovo con cui si crea un’alchimia che trasmette una grande emozione. Ma l’impegno che un attore mette nella recitazione è sempre lo stesso, sia su un palco sia davanti a una telecamera.

Del resto lei ha iniziato giovanissimo proprio a teatro

Ho iniziato con Mico Galdieri, poi ho interpretato diversi film con Bud Spencer e Dino Risi, solo per citarne alcuni. A 24 annni sono arrivato nella compagnia di Eduardo.

C’è qualche insegnamento di Eduardo che porta con sé ancora oggi?

L’espressività dell’attore, ma anche la serietà, l’importanza che il teatro ha da sempre nella mia vita, la devozione a questo mestiere come se fosse una missione.

Una missione un po’ come quella del teatro Sala Molière a Pozzuoli fondato con Cetty Sommella?

È un’attività privata che non prende finanziamenti pubblici ma va avanti con i miei risparmi. Una sala di 70 posti dove c’è spazio non solo per gli spettacoli teatrali ma anche per la musica, la danza e il cinema.  Sono molto legato a questo progetto nato con il desiderio di portare a Pozzuoli un luogo di cultura, come se fosse un piccolo presidio di trincea. Ogni anno proponiamo una programmazione di alto livello con attori famosi, ma anche con artisti emergenti proprio per farli conoscere al pubblico. Il tutto a prezzi davvero popolari perché vogliamo che la gente venga in sala, in linea con lo slogan di quest’anno “Rinuncio a tutto ma non al teatro”.

La vedremo di nuovo in tv?

Presto nella terza stagione di Mina Settembre, con qualche novità sul personaggio che interpreto. Dal prossimo 23 aprile, invece, su Netflix sarò protagonista di una serie sui briganti, in cui io e il mio socio interpretiamo due "cani sciolti", un po’ tonti e con delle caratteristiche fisiche particolari. Per definizione degli autori rappresentiamo un po’ la parte comica della storia.

Donatella Alonzi
Author: Donatella Alonzi
Giornalista professionista e videomaker. Animalista convinta, mamma di Lucia e di Bella, la sua buffa cagnolina.

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