Minuta, non bella, con due occhi che parlano al cuore: così Libero Bovio descrisse Elvira Donnarumma, la celebre cantante di fine Ottocento e inizio secolo scorso che conquistò il cuore del pubblico per le sue interpretazioni delle canzoni classiche napoletane.Piccola di statura e rotondetta di fisico, bruna e non bella, Donnarumma era dotata d'una straordinaria carica di simpatia e di un entusiasmo trascinante, tanto che fu contesa da impresari e ammiratori. A lei si ispira l’attrice e cantante Serena Autieri (lei, al contrario, alta, bella e bionda) applauditissima chanteuse al Teatro Cilea di Napoli, dove ha portato in scena La Sciantosa uno dei suoi successi più noti.
Recensioni
Porto, Granada e Napoli: c’è un filo conduttore che lega queste tre città e civiltà, e passa attraverso la musica. Le tre sorelle del Mediterraneo – fado, flamenco e canzone napoletana – si sono incontrate grazie all’ultima tappa del festival “SEA and YOU” ideato dall’associazione Napulitanata.
Si apre con un omaggio alla musica di Pino Daniele, lo spettacolo “I tre Terones” con Lello Arena e Nino Frassica, per la prima volta insieme per tre serate all’insegna della leggerezza e del divertimento (dall’11 al 13 aprile 2024) al Teatro Cilea di Napoli.
Il romanzo di esordio di Morena Pedriali Errani, “Prima che chiudiate gli occhi”, edito dalla casa editrice “Giulio Perrone Editore”, è la storia di una ragazza sinta che, nel pieno del ventennio fascista scopre fin da giovanissima quanto sia difficile sopravvivere per chi viene visto come diverso “siamo sempre gli altri di qualcuno”, anche se in quei luoghi è nata, anche se lì sono cresciuti i suoi antenati “siamo italiani anche noi”, non mancando abusi e vessazioni; su tutti, quello di chiamare alle armi, allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, gli uomini sinti per farne carne da battaglia.
Il volume di Felice Balsamo, “Storie verosimili della Città di Napoli”, edito dalla casa editrice “Bookabook”, è il frutto di un lavoro sul campo, di un uomo appassionato di Napoli che, zaino in spalla, ha girato per vicoli, strade e zone dimenticate della Città, assistendo a quelle che lo stesso autore ha definito “rappresentazioni teatrali a cielo aperto”.