Finalmente risorse per il malandato verde cittadino. Una pioggia di milioni, era ora. Napoli è infatti 92esima nella classifica delle città green italiane, in piena zona retrocessione. Un dato che ho più volte evidenziato sui social.
Editoriale
Provo un certo fastidio che, pur dicendosi favorevole a una legge sul salario minimo, Pietro Ichino senta il bisogno di scrivere che “i minimi oggi applicati in Italia, espressi in valore nominale della moneta, siano inevitabilmente sbagliati sia al Nord sia al Sud: al Nord perché troppo bassi, al Sud perché troppo alti.”
Vanno bene le giustificazioni dei tassisti, va bene la stretta annunciata dal sindaco al Molo Beverello e vanno bene pure gli annunci dell’assessore Cosenza che probabilmente per infondere fiducia sono sempre con i verbi coniugati al futuro, ma cosa vogliamo fare?
Che vogliamo fare? Formulavo la domanda qualche giorno fa a proposito del caos taxi al molo Beverello, ma in realtà è una domanda che si può riproporre praticamente ogni giorno non solo su tante singole questioni, ma sulla città nel suo complesso.
Mentre Calderoli è costretto a fare un passo indietro, dopo l’ennesimo parere negativo sull’autonomia differenziata, stavolta quello pesante di Bankitalia, è una buona notizia l’iniziativa indetta dal Pd a Napoli il 14 e 15 luglio che chiama a raccolta i sindaci del Mezzogiorno. Non solo quelli del proprio partito, ma un invito rivolto a tutti i primi cittadini del sud perché la battaglia contro l’autonomia è e deve essere una questione trasversale.